AMICIZIA
E AMORE
Eccolo
qui, il fredifrogo, che arriva tutto trullo, con espressione
innocente.
E'
uscito di corsa, incurante della mia febbre, senza chiedermi neppure
se mi serviva qualcosa!
E'
stato sufficiente che il suo amico Roberto gli rivolgesse un'occhiata
che di scatto si è alzato ed è uscito dalla porta.
Brutto
ingrato!
E
pensare che io, pur con la febbre a 39°, rintranata come Lodovico,
mi alzavo per fargli da mangiare.
Ma,
si sa, la gratitudine l'è morta! La prossima volta non ci casco più.
Terrò
in casa una scorta di di scatolette, cosi dovrà accontentarsi di
quelle, altro che pietanzini!
Lui
adora i suoi amici, Roberto e Tiberio.
Quando
esce con loro, sembra che cammini ad un metro da terra! Io povera
femmina un po' tonta, sono quella che provvede alle sue necessità,
mentr lui, col campare di turno, va a fare il pavone per la strada.
Ma
non mi farò più incontrare da quel malandrino!
Però,
eccolo che viene, sventagliando la coda e poggiando il musetto sulle
mie ginocchia, guardandomi con quegli occhi d'amore; “lo so che sei
malata” pare che dica, “e meno male che Roberto o Tiberio, a
turno, mi portano fuori, cosi tu non prendi freddo e guarisci prima!
Ma
se tu che io amerò sempre, fino alla fine dei miei giorni!”
Votata dalla giuria degli iscritti; 2^ Classificata
Votata dalla giuria degli iscritti; 2^ Classificata
Maria
Bertolino
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