lunedì 13 febbraio 2012


AMICIZIA E AMORE



Eccolo qui, il fredifrogo, che arriva tutto trullo, con espressione innocente.



E' uscito di corsa, incurante della mia febbre, senza chiedermi neppure se mi serviva qualcosa!

E' stato sufficiente che il suo amico Roberto gli rivolgesse un'occhiata che di scatto si è alzato ed è uscito dalla porta.

Brutto ingrato!

E pensare che io, pur con la febbre a 39°, rintranata come Lodovico, mi alzavo per fargli da mangiare.

Ma, si sa, la gratitudine l'è morta! La prossima volta non ci casco più.

Terrò in casa una scorta di di scatolette, cosi dovrà accontentarsi di quelle, altro che pietanzini!

Lui adora i suoi amici, Roberto e Tiberio.

Quando esce con loro, sembra che cammini ad un metro da terra! Io povera femmina un po' tonta, sono quella che provvede alle sue necessità, mentr lui, col campare di turno, va a fare il pavone per la strada.

Ma non mi farò più incontrare da quel malandrino!

Però, eccolo che viene, sventagliando la coda e poggiando il musetto sulle mie ginocchia, guardandomi con quegli occhi d'amore; “lo so che sei malata” pare che dica, “e meno male che Roberto o Tiberio, a turno, mi portano fuori, cosi tu non prendi freddo e guarisci prima!

Ma se tu che io amerò sempre, fino alla fine dei miei giorni!”

Votata dalla giuria degli iscritti; 2^ Classificata



Maria Bertolino


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