LA
MADRE DI TUTTA L’UMANITA,’ LA DONNA
La madre di tutto e di tutti è la terra, la madre dell’umanità è la donna, siamo tutti figli suoi, ci ha partorito con fatica e dolore, ci ha nutrito, allevati e noi figli ingrati cosa le abbiamo dato? Discriminazioni, violenze, stupri e molto altro ancora.
La donna nella storia dell’umanità è stata tacciata di stregoneria, di essere l’anima del demonio, e stata bruciata viva per la grande ignoranza esistente.
Quante ingiustizie ha subito.
Oggi otto marzo festa della donna, la festeggiamo e le doniamo la mimosa, ma è sufficiente?
Penso sia più utile renderle omaggio ricordando quella che realmente è:
La donna e stata e sarà sempre il sale della terra e quella che dà sapore alla vita e colei che ha ispirato grandi poeti, colei che suscita grandi amori, la sua bellezza non è solo quella esteriore ma è soprattutto la bellezza interiore che possiede, che molto spesso non riesce ad esprimere in pieno perché frenata da luoghi comuni del maschilismo purtroppo ancora esistente.
Il suo lavoro quotidiano non riconosciuto, accudire la casa, i figli il marito e non solo.
La sua forza nell’affrontare le avversità della vita è superiore a quella degli uomini e viene definita come “sesso debole”
La donna come madre, moglie, nonna e la figura che rimane più impressa nella mente di tutti, Quante canzoni, poesie, romanzi sono stati scritti in suo nome.
La connessione con questa società non deve basarsi solo sui rapporti sessuali ma nel riconoscere alla donna la sua capacità e sensibilità nel rapportarsi con gli altri,
rapporti che possono solo arricchire questa società.
Salvatore Caldarola
L’origine della festa dell’8 Marzo risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare.
Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l’8 Marzo che il Proprietario della Cotton Mr. Johnson blocco tutte le porte del suo stabilimento per evitare alle donne di scampare All’incendio
Le 129 donne che morirono erano emigrate, tra cui anche delle donne italiane.
L’8 Marzo assunse col tempo un’importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità
L’8 Marzo è quindi il ricordo di quella triste giornata.
Non è una festa ma piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di quanto accaduto il secolo scorso.
La madre di tutto e di tutti è la terra, la madre dell’umanità è la donna, siamo tutti figli suoi, ci ha partorito con fatica e dolore, ci ha nutrito, allevati e noi figli ingrati cosa le abbiamo dato? Discriminazioni, violenze, stupri e molto altro ancora.
La donna nella storia dell’umanità è stata tacciata di stregoneria, di essere l’anima del demonio, e stata bruciata viva per la grande ignoranza esistente.
Quante ingiustizie ha subito.
Oggi otto marzo festa della donna, la festeggiamo e le doniamo la mimosa, ma è sufficiente?
Penso sia più utile renderle omaggio ricordando quella che realmente è:
La donna e stata e sarà sempre il sale della terra e quella che dà sapore alla vita e colei che ha ispirato grandi poeti, colei che suscita grandi amori, la sua bellezza non è solo quella esteriore ma è soprattutto la bellezza interiore che possiede, che molto spesso non riesce ad esprimere in pieno perché frenata da luoghi comuni del maschilismo purtroppo ancora esistente.
Il suo lavoro quotidiano non riconosciuto, accudire la casa, i figli il marito e non solo.
La sua forza nell’affrontare le avversità della vita è superiore a quella degli uomini e viene definita come “sesso debole”
La donna come madre, moglie, nonna e la figura che rimane più impressa nella mente di tutti, Quante canzoni, poesie, romanzi sono stati scritti in suo nome.
La connessione con questa società non deve basarsi solo sui rapporti sessuali ma nel riconoscere alla donna la sua capacità e sensibilità nel rapportarsi con gli altri,
rapporti che possono solo arricchire questa società.
Salvatore Caldarola
L’origine della festa dell’8 Marzo risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare.
Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l’8 Marzo che il Proprietario della Cotton Mr. Johnson blocco tutte le porte del suo stabilimento per evitare alle donne di scampare All’incendio
Le 129 donne che morirono erano emigrate, tra cui anche delle donne italiane.
L’8 Marzo assunse col tempo un’importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità
L’8 Marzo è quindi il ricordo di quella triste giornata.
Non è una festa ma piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di quanto accaduto il secolo scorso.
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